Quando un professionista ci contatta per iniziare una nuova attività, le domande sono quasi sempre le stesse:

“Devo aprire la partita IVA? Quale regime scelgo? E i contributi dove li verso?”

Ecco i passaggi fondamentali che affrontiamo insieme, in modo semplice e concreto.

  1. Individuare il codice ATECO

Il codice ATECO è un codice numerico che identifica l’attività economica che andrai a svolgere.

Serve a fini fiscali, statistici e amministrativi: determina la tua posizione contributiva, il coefficiente di redditività (se in forfettario), eventuali requisiti di iscrizione e obblighi formativi.

➡️ Se sbagli a scegliere il codice, potresti applicare un coefficiente di redditività errato o incorrere in sanzioni.

📌 Va scelto con attenzione.

  1. Scegliere il regime fiscale

Come professionista puoi operare:

  • in regime forfettario, se hai i requisiti:

→ il reddito si calcola applicando un coefficiente di redditività ai ricavi (es. 78% per i consulenti);

→ si applica un’imposta sostitutiva: 5% per i primi 5 anni, poi 15%;

→ attualmente il limite per rientrare nel forfettario è di € 85.000 annui (riproporzionati se l’attività è aperta in corso d’anno).

  • in regime semplificato, se esci dai limiti del forfettario o hai molti costi da dedurre:

→ il reddito è calcolato = ricavi – costi effettivi;

→ il reddito è tassato con gli scaglioni IRPEF ordinari;

→ Attualmente, le aliquote IRPEF sono tre:

23% sull’imponibile fino a 28.000 euro di reddito annuo;

35% sulla parte di reddito compresa tra 28.001 e 50.000 euro;

43% su quanto eccede i 50.000 euro.

  1. Individuare la cassa previdenziale

Qui spesso nasce confusione.

Se sei iscritto a un ordine professionale (es. avvocati, ingegneri, commercialisti), verserai i contributi alla cassa di categoria, con regole proprie.

Se non hai una cassa specifica, rientri nella Gestione Separata INPS, che prevede un’aliquota attorno al 26% (variabile ogni anno).

👉 Se stai per avviare la tua attività come professionista, il nostro Starter Pack ti accompagna in ogni passaggio:

scelta del codice ATECO, apertura della partita IVA, analisi del regime fiscale, posizione previdenziale e primo assetto contabile.

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